Presenze Finali Nazionali Over 35 UISP Chianciano Terme

NOTE: si torna a giocare a Castiglione del Lago, ma al mattino, e questa volta partiamo giusti per arrivare giusti, il criceto Giovanni si fa le sue rotonde e ci porta a destinazione senza intoppi; partita decisiva per l'accesso alle semifinali, chi vince sul campo o ai rigori passa; gli avversari sono tutti o quasi di buona stazza, hanno un centravanti che ci ricorda il Hrubesh dei tempi migliori, altre buone individualita', si rendono subito pericolosi con uno strano cross che scavalca Enrico e tocca la parte alta della traversa; noi rispondiamo con un tiro alto di Paolo Bruzz e ce la giochiamo alla pari, la nostra difesa e' ben chiusa attorno a Enrico e le ripartenze di Gianni e Isi sono una spina nel fianco per loro; davanti non riusciamo ad andare a segno, anzi dopo una ventina di minuti perdiamo pure Emi che si fa male ad una caviglia toccato duro dal difensore ed entra Paolo al suo posto; la partita si trascina senza grossi scossoni, e per non rompere l'equilibrio ancora una volta non si fanno sostituzioni, se non Andrea, poco servito, per Miraglia; loro colpiscono una base esterna del palo, ma Enri aveva chiuso molto bene l'angolo, e c'e' anche qualche occasione per noi, una con Isi poteva avere miglior sorte, ma e' destino che si debba arrivare ai rigori; prima della fine esce Enzo che non voleva tirare il suo rigore ed entra Betto che di rigori prima d'ora non ne ha mai sbagliati, dalle indagini fatte e' vero, a Castiglione del Lago non ne aveva ancora sbagliati; per noi tira per primo Enrico che con disarmante sicurezza fa centro, loro invece tirano alto; dopo che anche Miraglia e Piero fanno il loro dovere tocca a Betto che con estrema disinvoltura calcia il suo rigore forte e angolato ma centra in pieno la traversa, il pallone schizza alto in cielo e si perde nelle nuvole; ristabilita la parita' ci pensa Enrico, che ipnotizza l'avversario e lo fa calciare proprio dalla parte dove lui si butta, e infine Gianpiero con freddezza ci regala la vittoria; vittoria festeggiata poco pero', come se fosse stata una cosa scontata, chi non ha potuto giocare ha ancora il muso lungo, chi ha giocato forse e' troppo stanco per festeggiare, niente cori o gesti eclatanti, mah, forse la tensione nervosa che ci ha tenuto col fiato spspeso per tutto l'incontro ha lasciato il posto all'abulia da appagamento; siamo in semifinale comunque, traguardo raggiunto, nel bene e nel male siamo sul podio d'Italia, chi l'avrebbe mai pensato solo un anno e mezzo fa...

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