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Dopo tre anni dall'altro Mamerto Day ci siamo ritrovati a Parella in una torrida domenica di giugno per celebrare i trent'anni dalla fondazione della squadra.In verita' avremmo dovuto farlo la settimana scorsa, e per questo erano gia' mesi che avevamo sparso la voce, e tanti avevano gia' dato il loro assenso, purtroppo a causa dello slittamento delle finali di Coppa a cui abbiamo dovuto partecipare a Valperga, peraltro con scarsi risultati, abbiamo spostato anche la nostra festa di una settimana, ma siamo capitati in una domenica con Formula 1, MotoGP e partita dell'Italia agli Europei, non solo, ma chi aveva spostato i suoi appuntamenti per essere qui il 15, questa domenica non ha potuto piu' venire, e considerando che molti sono gia' partiti per le vacanze, ci siamo ritrovati in pochi, ma non importa, e' l'occasione giusta per ripetere la festa dopo le vacanze, in fondo i trent'anni si compiono una volta sola nella vita, e chi non c'era oggi, potra' farlo a settembre.
Ieri ci eravamo trovati nel pomeriggio per preparare il campo e tracciarlo, ma stanotte un temporale ha cancellato di nuovo le righe, per cui abbiamo dovuto ritracciarlo, mentre aspettavamo gli ultimi ritardatari, poi abbiamo iniziato a giocare anche se non eravamo in ventidue, c'erano Ludi, Moro, Mauri, Frank, Stefano, Anto, i due Pezzatti, Baba, Max, Daniele e Roby Spezz, il redivivo Enrico Pere, gli ex Piero Chiale, Davide Nisi e Salzano Danilo col fratello Pietro, poi si e' unito anche Renato Dolce dei Blues che era venuto a trovarci e si e' buttato nella mischia non appena ha visto volare qualche colpo proibito, ed e' passato anche Enzo Martino con Agnese a salutarci.
Quando, verso mezzogiorno, lasciati in campo litri e litri di sudore, abbiamo smesso di giocare, stavano arrivando gli altri commensali, Marco con Alessia e il papa', il caro vecchio presidente Piero Corzetto con moglie, altre mogli, padri, figli e fidanzate, e prima di metterci a tavola, il presidente della Lega Calcio UISP di Ivrea Gallo Roberto ha premiato Marco con il trofeo per il capocannoniere della stagione appena conclusa.
A tavola non eravamo in tanti, ma ci abbiamo dato dentro come se ci fossero anche gli assenti, tanto al pomeriggio sarebbe stato impossibile giocare ancora, oggi fa veramente troppo caldo.
Durante il pranzo, come gia' l'altra volta, Davide ha consegnato alcuni riconoscimenti, ad Alberto Calderan la maglietta da "Guardalinee Ufficiale", a Stefano una con la scritta "Quasi CT" da un lato e "Ex Capitano" dall'altro, ed una targa ricordo ad un commosso Ludi con scritto "2008 - 30 anni di Mamerto - a Ludi - un grande Presidente ma soprattutto un grande uomo - I tuoi adepti del Real Mamerto".
Al termine del pranzo rituali foto di gruppo sotto il solleone, infine ci siamo lasciati dandoci appuntamento a settembre, per fare il secondo tempo con quelli che non hanno potuto partecipare oggi.. |
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Va in onda a meta' settembre il secondo tempo della festa dei 30 anni dalla fondazione; purtroppo anche oggi ci sono molte defezioni dovute al fatto che sono gia' iniziati i vari campionati e quindi non possiamo ne' invitare altre squadre ne' far venire chi ha gia' giocato ieri; per la partitella del mattino oltre ai soliti irriducibili si rivedono in campo Daniel e Alfredo che e' ancora claudicante ma gioca lo stesso in porta, vengono anche vecchie glorie come Jos, che con Fabri, Ludi e Claudio Cabras fa rivivere i fasti di un'indimenticata Syntax Processing; purtroppo durante la partita si infortuna Mauri che perderemo per parecchio tempo; al pranzo che segue poi la curiosita' dei presenti viene attratta dalle classifiche dei marcatori, delle presenze, dei portieri e degli indisciplinati, ma sopratutto dalla scritta "Mamerto Day 2008" incorniciata dalle fototessere di circa duecento ragazzi che hanno giocato col Mamerto in questi trent'anni di attivita; qualcuno ha gia' superato l'eta' della pensione, qualcun'altro e' sparso per il mondo, ci piacerebbe rintracciarlo ma non sappiamo piu' dove sia, qualcun'altro ancora purtroppo e' gia' andato avanti ma ci piace ricordarlo come quando giocava con noi, c'e' chi ha smesso presto e chi invece gioca ancora, chi ha fatto fortuna e chi e' rimasto povero, ma tutti hanno provato il piacere di giocare con noi e hanno condiviso con noi lo spirito sportivo amatoriale; invitiamo i curiosi e gli storici del Mamerto a riconoscerne il piu' possibile, chi ne indovina di piu' vince un pallone nuovo o, a sua scelta, quello ormai incartapecorito, ma conservato gelosamente, che ha ancora dentro l'aria che si respirava trent'anni fa, sicuramente migliore di quella di oggi..
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